Mozart a Verona

ENTI FONDATORI E ORGANIZZATORI

La città di Verona fu la prima tappa del viaggio in Italia che, nel 1770, condusse il giovane Wolfgang  Amadeus  Mozart, allora solo quattordicenne, alla scoperta della cultura e della musica del Bel Paese.
Durante quel soggiorno veronese, Mozart non solo eseguì i suoi due primi, celebri concerti italiani presso l’Accademia Filarmonica e la chiesa di San Tomaso Cantauriense, riscuotendo enorme apprezzamento, ma ebbe anche l’occasione di entrare in contatto con gli ambienti colti che in città già da tempo coltivavano la conoscenza e la pratica dell’arte musicale.
A distanza di due secoli, la città di Verona continua ad essere un punto di riferimento per la cultura musicale italiana e internazionale, grazie al suo Festival lirico, alle molte istituzioni pubbliche e private che promuovono e valorizzano la cultura musicale, a un ricco calendario annuale di concerti e spettacoli, e al prezioso lavoro di formazione che Conservatorio e all’Accademia per l’opera garantiscono alle nuove generazioni.
Per questo, nel 2023, il Comune di Verona ha deciso di contribuire alla fondazione della Rete dei Comuni Musicali italiani, e per questo è orgoglioso di essere fra gli enti promotori del Festival “Mozart a Verona”, che nel mese di gennaio offre alla cittadinanza e a chi visita la città un ricchissimo calendario di concerti e appuntamenti culturali per entrare in contatto con la produzione sterminata del genio di Salisburgo.

www.comune.verona.it

Siamo una fondazione di origine bancaria, privata, autonoma e senza scopo di lucro. Da oltre trent’anni ci impegniamo a migliorare la vita delle persone e delle comunità in cui vivono. Crediamo fortemente nel ruolo della cultura come motore di sviluppo per il nostro territorio. Per questo motivo, promuoviamo e sosteniamo con convinzione iniziative che valorizzano il patrimonio della città, favorendo la creazione di reti, la coesione sociale e la crescita di nuove competenze, soprattutto tra i giovani. Siamo, quindi, orgogliosi di poter contribuire alla realizzazione della sesta edizione del festival Mozart a Verona: è un modo per continuare a custodire e valorizzare le eccellenze della nostra cultura, attraverso un lavoro di squadra tra enti che offre nuove opportunità di crescita a tutti i nostri cittadini.

 

LA NOSTRA AZIONE
Con interventi realizzati direttamente o attraverso il sostegno a progetti selezionati tramite bandi, perseguiamo i tre obiettivi strategici definiti dai nostri documenti programmatici:
– Protezione e cura dell’ambiente e valorizzazione dei territori
– Valorizzazione del capitale umano e promozione di opportunità per i giovani
– Innovazione sociale, benessere, qualità della vita per comunità inclusive e coese

La nostra azione sui territori è guidata da tre priorità trasversali:
– Creazione di reti e alleanze territoriali
– Sviluppo e rafforzamento delle competenze
– Sperimentazione, buone pratiche e conoscenza condivisa

IL NOSTRO TERRITORIO
Agiamo su un territorio ampio e diversificato, che comprende:
– 5 province: Verona, Vicenza, Belluno, Mantova, Ancona
– 3 regioni: Veneto, Lombardia, Marche
– 3 milioni di abitanti
– 384 comuni
– 710 km2 di superficie

IL NOSTRO IMPATTO
Tra il 1991 e il 2023, abbiamo sostenuto oltre 22mila progetti, erogando circa 1,8 miliardi di euro. Sul territorio di Verona abbiamo realizzato quasi 10mila progetti per circa 1 miliardo di euro.

Questi i numeri principali del nostro bilancio 2023:
– 31,1 milioni di euro: risorse deliberate
– 216 progetti deliberati
– 1,9 miliardi di euro: attivo finanziario
– 1,3 miliardi di euro: patrimonio netto contabile
– 47,5 milioni di euro: ricavi netti

Con il documento di programmazione 2025, mettiamo a disposizione dei territori 30 milioni di euro così distribuiti:
– 6,5 per l’ambiente
– 8,4 per il capitale umano e i giovani
– 7,6 per l’innovazione sociale
– 4,5 per progetti pluriennali e ricorrenti
– 3 per altri stanziamenti

www.fondazionecariverona.it

L’Accademia Filarmonica di Verona, la più antica accademia musicale in Europa (fondata nel 1543), si onora di uno speciale legame con Wolfgang Amadeus Mozart.  Fu infatti nella Sala della Conversazione (oggi Sala Maffeiana) che il 5 gennaio 1770 il salisburghese tenne il suo primo concerto italiano. Fu ancora grazie all’interessamento dei Filarmonici che a Mozart fu data l’opportunità di suonare il magnifico organo Bonatti della chiesa di San Tomaso Cantuariense la domenica seguente, 7 gennaio. Consapevoli dell’eccezionale valore del giovane musicista, infine, il 5 gennaio 1771 i «Compagni» vollero legare indissolubilmente il proprio nome a quello del genio di Salisburgo nominandolo proprio Maestro di Cappella.

Sorta quale centro musicale e culturale cittadino, nel Rinascimento la Filarmonica si dedica alla cultura e alla pratica della musica e del canto, assumendo una posizione di rilievo fra i principali centri italiani di irradiazione del madrigale. Dopo un periodo di relativa stasi seguito all’epidemia di peste del 1630 l’attività dell’Accademia Filarmonica riprenede vigore all’inizio del Settecento sotto l’impulso di Scipione Maffei, che fortemente volle l’edificazione del Teatro Filarmonico (1732), progettato da Francesco Galli Bibiena, e l’ampliamento e il riordino della raccolta epigrafica del sodalizio fino a renderla quello che oggi è il Museo Lapidario Maffeiano. Distrutto e ricostruito due volte nel corso della sua storia (1749 e 1945) il Teatro Filarmonico è oggi la principale sala musicale di Verona, sede, oltre che delle attività musicali e culturali dell’Accademia Filarmonica, della stagione invernale operistica e sinfonica di Fondazione Arena di Verona. Testimonianza dell’illustre passato dell’Accademia Filarmonica di Verona e del suo primato fra le accademie musicali è il suo patrimonio storico; costituito da Biblioteca, Archivio storico e Collezione di strumenti musicali è considerato una delle collezioni musicali più significative al mondo.

Numerose e qualificate le attività culturali e musicali della Filarmonica, tra le quali spicca Il Settembre dell’Accademia, tra i principali festival sinfonici a livello nazionale. Molte le attività di ricerca scientifica in collaborazione con istituzioni italiane ed estere e quelle editoriali, tra le quali le collane Le imprese e Biblioteca in musica, il progetto Atti dell’Accademia Filarmonica di Verona (realizzato in partnership con Fondazione Cariverona e Conservatorio di Verona) e la recente pubblicazione del libro La dolce sua effigie mi è di conforto. Wolfgang Amadeus Mozart, Pietro Lugiati e il Ritratto veronese del 1770.

L’Accademia Filarmonica di Verona è un ente di diritto privato che sostiene le proprie attività culturali e musicali coi propri mezzi finanziari.

www.accademiafilarmonica.org

La storia della Fondazione Arena di Verona ha inizio nell’estate del 1913, quando il tenore Giovanni Zenatello e l’impresario teatrale Ottone Rovato assunsero il rischio finanziario di promuovere in Arena una grandiosa manifestazione lirica per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Con la messa in scena di Aida, l’Arena di Verona è divenuta il più grande teatro lirico all’aperto del mondo e il suo festival, giunto nel 2023 alla centesima edizione, si conferma un evento che rende ogni anno Verona meta internazionale per pubblico e artisti.
A partire dal 1913 l’organizzazione teatrale ha subito numerose trasformazioni fino al 1936, anno in cui è nato l’Ente Lirico, chiamato anche Ente Lirico Arena di Verona, che da quel momento in poi gestirà le rappresentazioni nell’anfiteatro. Pur continuando a garantire gli spettacoli areniani, dal 1976 l’Ente lirico veronese ha ampliato la propria attività artistica organizzando da ottobre a maggio una stagione artistica al Teatro Filarmonico, principale teatro al chiuso della città di Verona ricostruito dopo i bombardamenti dell’ultima guerra.
Nel 1998, per Decreto Legislativo, l’Ente Lirico, così come tutti gli altri in Italia, si è trasformato in Fondazione di diritto privato, dando così vita all’attuale Fondazione Arena di Verona.
Sul podio del teatro all’aperto più suggestivo del mondo si sono avvicendati i musicisti più diversi per formazione, cultura e stile.
L’intenso lavoro in Italia e all’estero rende Fondazione Arena ambasciatrice nel mondo della cultura italiana, che ha nel melodramma una delle sue principali espressioni. Da quel 1913, ancora oggi Aida è l’opera regina della rassegna veronese, richiamando tutte le estati spettatori da ogni angolo del mondo, desiderosi di vivere almeno una volta nella vita la magia unica dell’opera lirica in Arena.
“Il luogo più italiano sulla terra®” è il pay-off che rappresenta oggi la vision del Festival lirico e che racchiude in sé l’anima dell’opera lirica e l’unicità di un’esperienza a Verona dove l’anfiteatro romano si combina con la maestosità delle scenografie e delle coreografie di massa, rendendo l’Arena Opera Festival un evento unico al mondo che stupisce anche lo spettatore più disincantato.

La Fondazione Arena di Verona è l’unica Fondazione lirico-sinfonica italiana capace di creare per il sistema pubblico maggiori benefici rispetto ai sostegni ricevuti e d’estate diventa insieme caleidoscopico di circa 1.400 professionisti impegnati ogni anno per la realizzazione dell’Opera Festival. Una comunità che ha mantenuto un legame particolarmente forte con la città, accogliendo negli anni migliaia di giovani veronesi, professionisti esperti, artisti provenienti da tutta Italia e stranieri.
La Fondazione Arena di Verona è anche l’unica Fondazione lirico-sinfonica ad aver vinto contemporaneamente i due maggiori premi del settore fundraising in Italia grazie al progetto 67 Colonne per l’Arena di Verona.

www.arena.it